“Il trailer entra in un film, lo scompone e ricompone a piacimento e, così facendo, in qualche modo crea un’attesa di vedere confermata, capovolta, sviluppata una narrazione, oppure semplicemente soddisfatta una curiosità. I modi per fuorviare, per depistare, per confondere sono molteplici, quelli per essere fedeli anche, le vie di mezzo sono infinite e gli approcci non sono da meno. Ma se ogni trailer ci lascia con una domanda (diversa da caso a caso) dalla quale tutto parte, l’obiettivo, una volta analizzato il confronto fra i due testi, sarà quello di capire che tipo di contributo la sua strategia è riuscita a dare alla visione, con l’idea che un trailer debba sapere accattivare sì, ma principalmente trovare il modo di valorizzare il suo film di riferimento.”
Cosa emerge da un confronto dettagliato trailer/film? Attraverso cinquanta analisi, il libro intende indagare questo rapporto posizionandosi nell’inevitabile scarto tra i due testi, qui inteso come una domanda, posta dal trailer, a cui il film tenta di rispondere. La strategia di inclusione/esclusione delle scene e relativa combinazione messa in atto dal testo promozionale darà avvio a un tipo di dialogo di volta in volta diverso, a seconda della natura del trailer, che può essere “narrativa”, “antinarrativa”, e a metà strada tra queste due. In queste pagine il trailer viene infatti indagato soprattutto dal punto di vista della storia che racconta rispetto al film di riferimento, secondo il parametro della chiarezza (comprensibilità di quello che mostra), della fedeltà (rispetto al film) e dei loro possibili incroci.
Lo studio presentato può essere letto come un tentativo di districarsi in un territorio disomogeneo attraverso la creazione di tipologie, categorie, qualche ipotesi su cosa può voler dire un trailer ben fatto, e finanche come un esperimento di critica cinematografica, un modo indiretto di parlare del film che, a partire dal trailer, ne metta in evidenza aspetti ulteriori arricchendone la lettura.
Il Libro sul sito di Mimesis Edizioni