L’impressione che ci vuole fare è quella di un’iscrizione sull’agenda, cioè che non dobbiamo assolutamente perderci quel film, che poi altro non è che la natura pubblicitaria e commerciale del trailer, “un assaggio cucinato appositamente dallo chef, perché rappresenti l’intero pranzo e ci faccia ricordare di parteciparvi”, spiega Stefano Bartezzaghi nell’introduzione a “Trailer e Film”, di recente pubblicato da Mimesis. A scriverlo, Martina Federico, dottore di ricerca in Scienze del Linguaggio e della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Torino, che è riuscita ad analizzare il rapporto tra “i due” come se fossero presi “in un interrotto dialogo reciproco”.
Avete tra le mani un manuale necessario che vi sorprenderà.